Ma una classifica del 2011 la si fa per canzoni, per album, per concerti o per emozioni? Mi atterrò alla regola temporale dell’uscita sul mercato nell’anno in corso, per poter in parte circoscrivere la scelta, altrimenti si rischia di non finire più, già questo post mi ha rubato almeno un paio d’ora di sonno e proporre una lista in canzoni mi sembrava molto più pratico. Alla fine la scelta per la fatidica playlist ricade su pochi pezzi da dancefloor, quelli forse meriterebbero una graduatoria a parte, entrano in classifica invece alcune perle da gustare al meglio nella catartica dimensione live o a volume elevatissimo in cuffia.
E poi di questa classifica cosa me ne faccio? Una playlist su iTunes? Un cd? Una cartella su Dropbox? Sarebbe bello fare invece una cassettina, come quelle di una volta! Quanto sentimento e quanta fatica, a contare gli spazi giusti tra una canzone e l’altra e ad arrivare (quasi) giusti alla fine di un lato. Scegliendo qui le nostre 10 canzoni, apparentemente ci potrebbe bastare una TDK da 46 minuti ma dopo un rapido controllo mi accorgo che mi si porrebbe il problema di sempre, con l’ultima canzone di entrambi i lati tagliata durante l’ultimo minuto. Sacrilegio! Prendiamone una da 60 minuti e piuttosto lasciamo un po’ di spazio libero per infilarci magari in extremis qualche bonus track, anche se si rischierebbe di rompere la simmetria e l’armonia di una tracklist cosi accuratamente centellinata.
Mi son messo a percorrere a ritroso l’ultimo anno appena trascorso, accorgendomi di essere molto più influenzato dagli ultimi 6 mesi che dai primi 6, colpa forse della memoria che con l’età comincia a fare cilecca! E poi vi assicuro che è una noia dover controllare se tutti questi album sono stati editi proprio nel 2011. Ci sono canzoni, band, storie, che ho scoperto solo quest’anno o che semplicemente ho visto dal vivo, l’emozione di una performance dal vivo infatti, un momento così estemporaneo, è molto più importante di un’uscita discografica ed è a volta poco descrivibile a parole, perché non lo si può riascoltare o rivivere, soltanto con uno sforzo di memoria.
Restando in tema di playlist, singoloni, emozioni ed eventi, giusto in questi ultimi mesi io & il mio caro cugino Niki abbiamo potuto tagliare il traguardo dei 10 anni (enon sentirli!) di onorata carriera come SoundPark dietro una console, ne abbiamo di storie da raccontare che voi nemmeno immaginate! Nel frattempo, presi da mille altre cose, abbiamo posticipato i grandi festeggiamenti: stiamo pianificando una festa come si deve per quando la stagione ci permetterà di spogliarci e banchettare all’aria aperta!
Ma parliamo un po’ dei live di questa annata, con un’estate senza precedenti! Mi lamento sempre di Padova, la mia città, dove però un’alternanza mozzafiato tra Summer Student Festival, Hey Sun, Sherwood e Radar Festival, ha messo in fila in ordine sparso Mogwai, Yuck, Washed Out, I’m from Barcelona, The Thermals, Nouvelle Vague, Saaros, Ariel Pink, East Rodeo.
Oltre a questi aggiungiamoci anche Annie Hall, Ex-Otago, Ministri e Brunori Sas a guidare una nutrita truppa italiana che in queste quattro ultime stagioni ha visto anche i live da urlo di A Toys Orchestra, A Classic Education, Casa del Mirto, Zen Circus, Public, New Candys, fino alla densa e calorosa “Notte della Tempesta” al Rivolta a inizio dicembre.
Come non bastasse, durante la folgorante stagione estiva è stato il momento anche di Ferrara Sotto le Stelle che, come da un decennio a questa parte, ha regalato i suoi autentici miracoli e quello che personalmente è forse il culmine di questa annata musicale, con i Beirut che facevano da supporto ai The National, anche se per me è stato il perfetto contrario.
Aggiungeteci le piccole (grandi) perle che in tanti ci siamo gustati nella piccola (grande) Mela di Newton, tra tutti gli A Hawk & A Hacksaw (grazie Pulse per averceli regalati!). E una parola da spendere anche sul magico show dei Radio Dept e soprattutto su chi li ha ospitati, quell’Unwound che tanto abbiamo nel cuore e tanto ha dato alla nostra città ma che dopo 5 anni di meraviglie non riaprirà più.
E come raccontare i concertoni infrasettimanali? E le corse pazze dopo il lavoro e gli allenamenti in palestra per andare a vedere i Belle & Sebastian a Milano, i dEUS a Bologna o gli Architecture In Helsinki a Conegliano, cenando con ottime birre medie ma sempre col sorriso in bocca?
Il 2011 è stato anche la sublimazione della mia anima folk da ex studente erasmus, visto che ho potuto finalmente godermi anche un certo Manu Chao (so già quanti di voi storceranno il naso!), oltre a Goran Bregovic con la Wedding & Funeral Band ed Emir Kusturica con la sua No Smoking Orkestra.
Nel mezzo di tutto questo mi sono tolto anche lo sfizio di vedere gli Smashing Pumpkins, prestazione onesta, qualche brivido ma nulla di più.
E di Jont vi ho mai parlato? Si può mettere in classifica anche il suo showcase privato nel salotto di mio cugino? C’era il caminetto acceso, più di dieci persone e un’ottima scelta di alcolici. Molto meglio di tante altre location! L’esibizione casalinga ha fatto il paio con la Sean Walsh Band che aveva suonato nella mia cucina l’anno prima. Un concerto all’anno in casa ho capito che bisogna sempre concederselo…
A proposito poi di concerti intimisti, immancabile è la citazione per i Grimoon e per tutti gli ospiti che si sono alternati nella loro magica casa di campagna, da Sara Lov ai My Awesome Mixtape, passando per il sorprendente Cabeki.
Tante altre belle cose degne di nota non sono riuscito nemmeno a citarle, sicuramente avrò lasciato per strada qualcosa di clamoroso. Tante altre non le ho nemmeno ascoltate, per mancanza di volontà o di tempo. Oltre alle dieci canzoni prescelte qui di seguito, vi consiglio anche di pescare sparsamente tra The Black Keys, Kasabian, The Strokes, Washed Out, Girls, Bright Eyes, The Vaccines, Crystal Fighters (2010, I know!), Lana Del Rey, Foster The People, The Pains of Being Pure At Heart, Aucan, I Cani e Dente… giusto per limitarsi a qualche nome.
Adesso via con la carrellata ufficiale… e ricordatevi che quando finisce la musica basta cambiare lato… Buon 2012 a tutti!
1) Radiohead – Lotus Flower
2) Beirut – Vagabond
3) Rapture – How Deep Is Your Love?
4) Yuck – Rubber
5) dEUS – Dark Sets In
6) Anna Calvi – No More Words
7) Toro y Moi – Divina
8 ) Apparat – Candil De La Calle
9) Casa del Mirto – Human Feelings
10) Immanu El – Skagerak