Con questo post sono felice di inaugurare una sezione del blog che spero possa essere piacevole, evocativa e per una volta user generated. Mi piacerebbe partire da una fotografia qualsiasi, scattata in giro per il mondo e raccontare quello che ci sta attorno, anche solo con poche parole.
Cominciamo con La Coruña e con una foto che mi è rimasta in cuore, prima tappa di uno lungo viaggio tra Galizia, Portogallo e Andalusia con traversie innumerevoli e avventure indicibili, in questo piccolo scorcio d’Europa che ci ha visti continuamente e felicemente affacciati sul mare.
La Coruña appunto, l’evocazione musicale ci rimanda al solito Manu Chao di Me Gustas Tu, mentre nella mitologia calcistica questa città rappresenta un campo minato per le squadre italiane viste le sconfitte nelle coppe Europe di Juventus e Milan contro il Deportivo, la squadra locale, anche se quest’anno il terz’ultimo posto nel campionato spagnolo ha significato la triste retrocessione in Segunda División.
Abbiamo potuto ammirare una città vivissima, con un profumo, una luce e un vento tutto particolare (e come descriverlo?), dove le tapas sono buonissime e variegate anche se il pulpo gallego batte tutti! Per non parlare poi del nostro amore per la birra locale, Estrella Galicia, e per un bar british oriented tra le stradine del centro.
E poi questa foto che da su un orizzonte indefinito, dove di lì a poco ci si affaccia sul mare, anzi sull’oceano, i nostri piedi sopra la Rosa de los vientos e le nostre menti libere di viaggiare altrove. Altrettanto affascinante è quello che si trova alle nostre spalle: la Torre di Hércules, un antico faro costruito dai romani. Non so perché ma ho un debole per tutti i fari guardano a Nord…
Proprio alla fine di quel viaggio arrivammo invece all’opposto Sud della penisola iberica, e in una delle piazze centrali di Cadice ci siamo imbattuti in una mostra fotografica che raccoglieva alcuni scorci con scogliere, fari, mare e porti.
Incredibile ma vero abbiamo ritrovato la Torre di Hércules assieme ad altri scatti, rubati dal nostro passato, come il Point de Poulain (un altro faro che guarda verso Nord!) a Belle-Ile-en-Mer Mer, piccolissima e graziosa isola francese a est della Bretagna e poi Capo de São Vicente in Portogallo il punto più a sud est di tutta l’Europa, visitato giusto qualche giorno prima di approdare a Cadice.
Parlando di musica, quando si è on the road, la preparazione della colonna sonora comincia a casa ben prima dei vari bagagli… e quando c’è di mezzo di mare abbiamo sempre in serbo una trilogia sacra che però non spenderemo qui, ma nella prossima puntata dedicata a spiagge e oceani.
Il viaggio galiziano, cominciato però in maniera surreale all’aeroporto di Valladolid ha avuto un fortunato mix di indie italiano (anche se a chiamarlo cosi suona davvero male), rigorosamente annata sportiva 2007/2008: Annie Hall, Edwood, Dadamatto, Ex-Otago, My Awesome Mixtape…
Ah, proprio i cari Annie Hall che tre anni fa hanno fatto parte della soundtrack di questo trip pazzesco, a sorpresa da alcuni mesi sono anche colonna sonora lo spot tv della Wind con la meravigliosa Ghosts’ Legs e giusto oggi saranno di passaggio qui vicino, all’Hey Sun Festival di Padova. Coincidenze, tout simplement.
Un ringraziamento ai compagni d’avventura e alla nostra speciale amica e guida turistica Lucia, siamo tutti nella foto, tranne chi l’ha scattata, a posteriori involontario colpevole di questo inutile post